A differenza dello scorso anno, quest’anno, mentre quasi tutti gli studenti della scuola primaria stanno praticando da casa la Didattica a Distanza, i bambini disabili o, comunque, certificati, continuano a frequentare la scuola in presenza con i loro docenti di sostegno. Una cosa bella e importante decisa dal Ministero all’Istruzione, preso atto, per loro, non sono della difficoltà, ma dell’inutilità della DaD. Ha invece suscitato polemiche e perplessità una circolare ministeriale più vaga, in cui si parla della possibilità di frequentare la scuola in presenza anche per i figli di “altre categorie di lavoratori le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione, e anche in ragione dell’età anagrafica”. Per esempio? I figli dei lavoratori del personale sanitario? Certo. Ma se c’è da scegliere tra gli uni e gli altri, credo che la priorità alla scuola in presenza, anche per chiarezza, spetti a bambini e ragazzi certificati: in quanto persone degne di diritti personali, e non perché figli di.
Articolo pubblicato sul del 12 Marzo 2021