«È ghiacciato».
«Sì, per il freddo».
«Perché in questi giorni siamo in inverno e c’è molto freddo allora l’acqua è diventata dura per il freddo».
«È ghiacciata, si dice».
«Ma dopo si riscalda con il sole e torna l’acqua di prima».
«Io ci volevo camminare sopra, all’acqua. Perché era dura».
«Ma no, non è dura dura. Dopo si rompe e cadi dentro l’acqua».
«Sotto non è dura, è vero. Solo sopra l’acqua è diventata dura, lo stagno ha fatto la crosta che è dura».
«Io non pensavo che ghiacciava perché noi abbiamo uno stagno piccolo e pensavo che ghiacciavano solo quelli grandi».
«Ma no, non era perché era piccolo o grande, era…. È perché c’è freddo e allora se c’è troppo freddo va sempre a finire così. Anche la neve ghiaccia. Anche le strade».
«Però sotto non è ghiacciata».
«Perché sotto non ghiaccia. Perché sotto, per me, c’è più caldo».
«Però si vede che non ghiaccia».
«Però le foglie sono ghiacciate. Anche i rami, sono ghiacciati. I rametti che sono finiti nell’acqua. È ghiacciato tutto. Anche le ninfee».
«È come un gelato, il ghiaccio. Si può anche leccare, se vuoi».
«Se era una crosta molto dura io ci volevo camminare sopra allo stagno».
Ma i pesci dove sono?
«Non lo so, io non li vedo. Forse stanno dormendo. Forse sono sotto la terra dello stagno dove c’è più caldo e dormono lì».
«È vero, perché in fondo allo stagno per me c’è anche un po’ di sabbia e la sabbia è calda».
«Per me si sono messi tutti vicini vicini, sia i pesci grandi sia i pesci freddi, così hanno meno freddo e si riscaldano un po».
«Forse sono ghiacciati anche loro».
«Sono morti?»
«Per me no, non sono morti, perché loro sono furbi».
«No, anche per me non sono morti perché i pesci, poi, lo sapevano che veniva l’inverno e la neve e anche il ghiaccio, allora si erano preparati per sopravvivere».
«Secondo me sono sotto il pente di legno perché,,,, forse lì si sta meglio e poi sono nascosti».
«Per me sono morti tutti».
«No-o, non sono morti, altrimenti galleggiavano, perché i pesci morti galleggiano, non nuotano».
«Per me loro…. Loro sono sempre lì sotto il ghiaccio, perché sotto la crosta del ghiaccio c’è sempre l’acqua di prima».
«Forse aspettano che viene un po’ di caldo…».
«Se c’era il sole, venivano fuori».
«Per me, se non vogliono morire di freddo, loro devono nuotare sempre. Perché anche io, quando ho freddo, se non ho niente da coprirmi, niente da scaldarmi, dopo che esco dall’acqua della piscina, faccio delle corse per scaldarmi».
«Per me i pesci sono vivi, solo che oggi non vogliono farsi vedere».
«Per me stanno dormendo sul fondo dello stagno».
«Forse sono andati a fare un giro in in un altro stagno».
«E come? No, non può essere così. Per fare un giro dovevano esserci delle strade di acqua o loro morivano».
«Per me… Per me non lo so, ma mi dispiace…»
«Io ho proprio paura che sono morti stecchiti».
«Forse sono congelati. Mia mamma una volta mi ha fatto vedere un pesce congelato. Alla Coop vendono il pesce congelato».
«Io penso che loro stanno tutti stretti insieme in una buca in fondo allo stagno e dopo, appena ritorna un po’ di sole e un po’ caldo, tornano fuori».
Ma cosa fanno i pesci sotto il ghiaccio? Come passano il tempo?
«Dormono».
«Oppure dopo si risvegliano col caldo, perché io ho visto in tv un film che si faceva così, anche degli uomini facevano così, si congelavano e dopo rinascevano».
«Per me i pesci se ne stanno sotto il ghiaccio tutti fermi e guardano il ghiaccio dall’altra parte. Perché noi siamo da una parte del ghiaccio e loro dall’altra parte. E dopo vedono tutto che brilla. Quando c’è il ghiaccio brillano tutte le luci».
«Per me dormono o sognano».
«Forse si raccontano delle storie».
«Per me si riscaldano stando vicini uno all’altro».
«Io credo che i pesci si mettono lì tutti fermi e aspettano che si scioglie tutto lo stagno».
«Loro non vengono fuori perché hanno paura che dopo congelano. Invece, se stanno nascosti in fondo allo stagno, per me loro non muoiono, non sono congelati».
«Per me invece scavano con la pinna o col muso sotto lo stagno dove c’è la sabbia e si divertono a fare delle gallerie e giocano a rincorrersi, non stanno sempre fermi perché loro si riscaldano nuotando, i pesci, come i bambini che si riscaldano correndo o facendo degli esercizi di ginnastica».
(il Manifesto – 2 Aprile 2020)