Con la nostra redazione di Calerno, quest’anno, abbiamo realizzato nove articoli per il giornalino scolastico on line BaoBlog. Vi ricordate cosa è? Come funziona?
«È un giornalino in rete. Sul computer».
«All’inizio dell’anno noi abbiamo chiesto ai nostri genitori di poter pubblicare su questo giornalino online tutte le cose che volevamo pubblicare e anche delle foto».
«A me sono piaciuti gli articoli delle farfalle. Dei bruchi che sono diventati farfalle. Non era un vero articolo, era il diario dell’osservazione. Sì, era un’osservazione scientifica. Non era una storia inventata».
«A me sono piaciuti anche i sassi. Le foto che abbiamo fatto sui sassi che avevamo disegnato per i bambini e i ragazzi di quinta…. Erano bellissime, quelle foto».
«Be’, anche i sassi! Per quello anche le foto erano belle!».
«Si chiama BaoBlog. L’indirizzo del giornalino è www.baoblog.it Ci possono scrivere tutti i bambini e i ragazzi delle scuole di Reggio Emilia e provincia. Però devono pubblicare delle cose inventate da loro, non ricopiate dai libri».
«A me è piaciuto quando la maestra ci ha fatto il video e allora noi abbiamo visto il video della farfalla che imparava a volare anche a casa, anche con i miei genitori».
«Anche a me è piaciuto vedere il Baoblog da casa quando c’erano i nostri articoli perché li vedevano anche i miei genitori e i miei nonni. Perché altrimenti mio padre e mia madre vedevano solo i voti e basta, invece così vedono anche delle cose belle che abbiamo fatto a scuola».
«Per me è stato bello fare le foto ai sassi».
«Anche la nostra inchiesta sulle religioni». Riassumendo, mi spiegate con parole vostre cosa è un blog? E soprattutto come si fa a scrivere un articolo per il blog? Avete capito? Mi sapete spiegare con le vostre parole?
«Io ho capito che per fare un articolo più bello devi scrivere molto ma non troppo. L’importante è non scrivere e basta ma fare anche delle belle foto. Fare delle foto migliorabili. Poi se riesci anche dei video».
«Puoi fare le foto con il telefonino o con la macchina digitale della scuola».
«Per me devi anche fare dei bei disegni, però. Altrimenti gli articoli non ti viene voglia di leggerli. È come per i libri. Se non c’è mai neppure una figura in nessuna pagina, a me piace meno leggerli. Invece… Invece se ci sono più colori, più foto… Insomma, è più bello anche leggerli».
«Poi dipende dagli argomenti! A me le farfalle… Quello dei bruchi e delle farfalle è stato l’articolo migliore!».
«Secondo me è stato bello anche l’articolo dell’acqua pubblica. Quando hanno fatto l’inaugurazione del distributore dell’acqua pubblica qui dietro alla nostra scuola. Quando noi abbiamo fatto le etichette da incollare sulle bottiglie d’acqua. Le bottiglie di vetro che dopo regalavamo a tutti quelli che erano venuti all’inaugurazione dell’acqua pubblica insieme al sindaco».
«Ah, sì! È vero! Mi ricordo! È stato bellissimo! È stato in ottobre!».
«Mi ricordo anche io! Quando è venuta anche la TV di TeleReggio e ci ha fatto l’intervista!».
«L’articolo l’avevo fatto io con A. e con G. mi pare».
«Comunque, per spiegare cosa è un blog lo dice già la parola: un giornalino scolastico non sulla carta ma sul computer. Allora tu ci puoi mettere anche delle foto. Non su carta, ma sempre sul computer. Oppure anche dei video, ma non lunghissimi perché dopo è difficile».
«A me piaceva mettere il titolo degli articoli quando dovevamo scegliere il titolo».
«Secondo me l’inchiesta sulle religioni è stato interessante perché in Italia adesso non c’è più solo una religione perché non ci sono più solo degli italiani, ma scolari e scolare di tutte le religioni del mondo e allora, se ci sono nel mondo tutte queste religioni, è giusto che ci sono anche in Italia quelle religioni perché noi poi non siamo da meno a nessuno».
«Io per spiegare cosa è il blog posso dire che è una specie di tv solo che si vede al computer e si guarda ma si legge anche».
«Mio padre per esempio mi ha detto che anche lui non legge più il giornale di carta, ma solo quello sul computer perché le cose che ci sono scritte sono uguali, solo che costa meno e poi non deve andare tutti i giorni a comprarlo».
«Mia mamma ha detto che siamo stati bravi a scrivere tutti quegli articoli sul Baoblog. Però a lei è piaciuta anche quella scuola che ha fatto i video del Salto. Il film dove con i salti, loro, i bambini, saltavano il canale che c’era vicino alla loro scuola».
«Anche mia nonna ha detto che siamo stati bravi».
«Anche i miei genitori hanno visto il BaoBlog e io gli ho fatto leggere gli articoli che abbiamo scritto noi ma anche alcuni delle altre scuole e delle altre classi della nostra scuola».
«Anche mia mamma ha detto che l’articolo e le foto sui bruchi e le farfalle che abbiamo fatto noi era l’articolo più bello di tutto il giornalino delle scuole».
(il Manifesto – 27 Settembre 2018)