Le filastrocche dei bambini italiani del terzo millennio non sono più quelle di quando noi eravamo bambini. E’ cambiata la lingua, sono cambiati i contenuti. L’uso del dialetto si è quasi perso. In compenso nelle filastrocche di oggi entrano tante parole in inglese, spagnolo, francese, in una sorta di esperanto che miscela tra loro lingue diverse. Per via della globalizzazione. Perché gli alunni italiani, da quasi due decenni, alla scuola primaria studiano l’inglese. Perché ascoltano canzoni di tutto il mondo e vedono sui canali tv satellitari telefilm che provengono dall’America Latina. Ma chi sono i filastrocchieri italiani di oggi? E come fanno a nascere collettivamente, in forma per di più orale, tante conte, filastrocche e penitenze inventate dai bambini e, soprattutto, dalle bambine di oggi? Quali sono le più famose? Quale è la loro funzione? E perché, spesso, vengono eseguite accompagnandole con gesti come piccole performance? Un viaggio pieno di sorprese nel mondo dell’infanzia di oggi.
Ascolta il radio-documentario trasmesso da Radio 3 nella trasmissione “Tre soldi”:
- prima puntata del 12/12/2016
- seconda puntata del 13/12/2016
- terza puntata del 14/12/2016