Mi dite cosa è una carta geografica e mi dite quelle che abbiamo studiato?
«C’è quella fisica dei monti e dei mari e dei fiumi e delle altre cose naturali e poi c’è quella politica delle cose fatte dall’uomo».
«Le mappe, cioè le carte geografiche, le fanno con i satelliti che fanno delle foto dall’alto e dopo ci fai la cartina: quelli che la disegnano si chiamano cartografi».
«Le carte geografiche sono dei disegni rimpiccioliti di un’isola o di un altro territorio. Molto rimpiccioliti».
«Si chiama riduzione in scala».
«Se tu vedi scritti 1 : 100 non si legge uno diviso cento ma si legge uno a cento. Vuol dire che quella cosa, quel territorio, è stato rimpicciolito cento volte».
«Io so che il planisfero è la cartina di tutto il mondo, che però è rotondo. Infatti il mappamondo è rotondo». «Però per fare il planisfero devi fare più rimpicciolimenti che la carta dell’Italia».
«A me piacerebbe fare il geografo e anche il cartografo perché mi piace volare e poi la geografia è la mia materia preferita».
«Per me più una cosa è grande e più bisogna rimpicciolirla altrimenti non ci sta dentro i fogli. Anche perché un foglio, una pagina, anche una pagina dell’atlante, che è il libro più grande che abbiamo, è sempre una pagina e perciò non è molto grande».
«Anche a me piacerebbe fare il geografo perché per me il geografo è un po’ come un esploratore e a me piace molto viaggiare anche all’estero».
«Noi abbiamo studiato che la mappa o pianta rappresenta territori poco estesi come un paese o un quartiere di una città, o una città. La carta topografica invece rappresenta un comune o una provincia, cioè già un po’ di più. Poi ci sono le carte geografiche che rappresentano dei territori anche molto grandi o anche grandissimi come degli Stati o dei Continenti o anche tutto il Mondo che poi per noi sarebbe il nostro pianeta, cioè la Terra».
«Io a casa ho una piantina della città di Parma e anche una di Calerno. Però non so quanto è ingrandita o rimpicciolita».
«Poi le carte geografiche si dividono in fisiche, politiche e tematiche. Fisiche sono quelle che rappresentano le cose naturali, cioè della natura. Politiche le cose antropiche, che è una parola difficile che vuol dire che sono cose fatte dall’uomo come le strade, le città, le regioni, i confini, eccetera. Poi ci sono le carte tematiche che dipende da quale è il tema che si sceglie, che il tema sarebbe poi l’argomento. Per esempio, puoi fare la carta tematica di una cosa o dell’altra. O delle piogge che ci sono. O degli abitanti. O dei frutti per sapere dove crescono. Eccetera eccetera».
Chi è che mi sa dire perché nelle carte geografiche antiche il continente americano non era disegnato?
«Perché loro le carte geografiche non le sapevano fare ancora molto bene?».
«Forse perché… Forse perché non avevano ancora inventato i satelliti e non riuscivano a fare delle foto».
«Forse era difficile da disegnare».
«È vero, neppure gli aerei avevano inventato. Perciò non riuscivano a fare neppure le foto dall’alto. Neppure le mongolfiere avevano inventato. Allora come facevano a fare le foto dall’alto? O anche andare in alto? Già ad andare in alto ci riuscivano? Per vedere come era un territorio? No. Allora è per questo. Non riuscivano».
«Forse provavano ugualmente a fare delle carte ma erano poco precise. Erano un po’ come se le immaginavano. Cioè, loro immaginavano di essere un uccello e di volare e di vedere un territorio come si vedeva dall’alto, ma non lo riuscivano a farlo veramente come era perché non era preciso, non volavano veramente, non facevano foto dall’alto».
«Mio padre mi ha detto che i satelliti sono come dei droni che sanno fare un sacco di cose perché i droni, poi, sono come dei robot intelligenti che non sanno fare solo le foto».
Ma cosa c’entra tutto questo con l’America.
«C’entra, maestro. Perché se non riuscivano a vedere l’America dall’alto dopo non riuscivano neppure a disegnarla bene e insomma, non la disegnavano per non fare brutta figura».
«Forse era difficile da disegnare».
«Ah, ho capito! Io ho capito! Non c’era nelle carte geografiche antiche perché non era ancora stata scoperta!!».
«Ah, è vero! Nelle carte geografiche prima della scoperta di Colombo non c’era perché non lo sapevano, ho capito».
«È vero maestro? È per questo?»
Sì. È per questo.
(il Manifesto – 18 Gennaio 2018)